Il Parco del Fiume Tevere include i territori che accompagnano il percorso del Tevere da Montemolino (Montecastello di Vibio) nei pressi di Todi fino al lago di Alviano, e comprende i comuni di Montecastello di Vibio, Todi, Baschi, Orvieto, Montecchio, Guardea e Alviano.
Le bellezze del Parco si possono ammirare attraverso il magnifico panorama da Civitella del Lago e percorrendo la rete sentieristica, che si snoda lungo l'asta del Tevere (circa 80 Km) con le Gole del Forello, il territorio di Titignano, i boschi del Vallone della Pasquarella fino l'Oasi di Alviano. La vegetazione è rimasta integra e il territorio è coperto da leccete, querceti e castagneti, mentre nelle zone collinari sono presenti vigneti specializzati ed oliveti.
Molto interessante è la presenza di una fauna abbondante: sui rilievi è composta da cinghiali, daini e caprioli, mentre lungo le sponde del Lago di Corbara e di Alviano nidificano numerose specie di uccelli, tra i quali si registrano le folaghe, il martin pescatore, il falco pellegrino, l'airone cenerino e la poiana. Il lago di Alviano (Oasi WWF) è un importante punto di stazionamento dell'avifauna migratrice.
Il territorio del parco Fluviale presenta anche una importante valenza storica e culturale: l'uomo, sin dal Paleolitico, ha occupato colli e terrazzamenti facendone gradualmente sede di villaggi e città etrusche e romane. Le società italiche ed etrusche ebbero infatti il fiume come legame nella sua parte meridionale, e come confine nella sua parte settentrionale; di questo importante passato rimane testimonianza con le tombe ipogee del periodo umbro ed etrusco ritrovate nel territorio di Montecchio.
Il Tevere in seguito ebbe un’importante funzione commerciale: in epoca romana lungo il suo corso sono stati costruiti ponti di collegamento e porti favoriti dalla navigabilità delle acque. In località Scoppieto, vicino Civitella del Lago, a testimonianza dell’ importante funzione di via commerciale svolta dal fiume, sono state riportate alla luce i resti di un luogo di culto e le strutture di una fabbrica romana di ceramiche che venivano trasportate in tutto il Mediterraneo.
Dopo il crollo dell'Impero romano il Tevere fu l'elemento fondamentale di collegamento tra Roma e Ravenna, sede della flotta Bizantina. La rete dei castelli bizantini divenne, nel basso medioevo, il sistema difensivo del territorio; l’insieme di queste strutture, tra loro collegate, è ancora testimoniato dai numerosissimi borghi fortificati sorti in epoca medievale sui loro resti.